APPUNTAMENTO CON LA STORIA: GIANLUCA NISTRI

11.06.2020


INTERVISTA ESCLUSIVA A GIANLUCA NISTRI

Ex attaccante granata , 94 presenze 12 gol in tre stagioni. Dal 1989 al 1991 in Serie C1 e nel 1991/92 in Serie C2. In carriera oltre 200 presenze in serie C.

- Salve Gianluca Nistri qual'è il momento più bello che ha vissuto nei tre anni a Pozzuoli?

- Ho passato degli anni indimenticabili a Pozzuoli, è stato il trampolino di lancio per la mia carriera da professionista. Il momento più bello è sicuramente la vittoria nello spareggio salvezza. Nonostante non sia stata un'annata felicissima dal punto di vista sportivo è stata una stagione piena di emozioni culminata con una storica salvezza. Sono stati anni complicati con due retrocessioni, forse condizionati da cambi repentini di allenatore.

- Che rapporti ha avuto con gli Allenatori?

- Con Orazi e Improta ho avuto un gran bel rapporto con Carrano non ho avuto modo di instaurarlo. Orazi è stato un grande allenatore , molto preparato e molto meticoloso . Quella stagione avevamo anche un'organizzazione più completa grazie ad un giovane preparatore atletico, Giampiero Ventrone che si affacciava al mondo del calcio,  si vedeva che era in gamba basti vedere che incredibile carriera poi ha fatto. Importa era un gran signore sia in campo che fuori, ci trasmetteva molta tranquillità e serenità. È stato sfortunato, nella sua carriera ha pagato la scarsità di risultati, ma era un ottimo allenatore. Secondo me un allenatore incide al 30% su una squadra poi il resto sta all'impegno e alla bravura dei calciatori e lui ha allenato squadre che per un motivo o per un altro hanno avuto stagioni difficili .

- Il Presidente Morra Greco?

- Morra Greco era un personaggio molto particolare, purtroppo poco presente. Una squadra di categoria come quella, che giocava in un campionato difficile come quella serie C aveva bisogno di un altro tipo di organizzazione. Forse ne abbiamo un pò risentito di questa situazione ma non gliene faccio una colpa. Non era nemmeno una questione economica poichè abbiamo sempre avuto quello che ci spettava, c'era solo bisogno di più della sua presenza.

- Compagni di squadra

- Il primo anno mi ha aiutato tantissimo Gaetano Costa, ero all'inizio della carriera professionistica e mi ha trasmesso la cattiveria agonistica e mi ha aiutato a non avere paura. Stessa cosa Massimo Cerri , un professionista esemplare, di una serietà unica, mi ha insegnato molto a livello comportamentale. Il secondo anno Rosario Sasso è stato importanitissimo e mi ha aiutato molto.

- Vissuto in città

- I primi due anni ho vissuto a Pozzuoli, il terzo anno all'Hotel Gabbiano della famiglia Laringe, una famiglia a cui devo molto, che mi è stata vicina in un momento professionale molto delicato per me, stavamo per retrocedere e loro mi hanno supportato molto , mi hanno trattato come un figlio ed io mi sono sentito a casa. Quando ritorno a Pozzuoli li rivedo sempre con molto piacere , ancora oggi li ringrazio con tutto il cuore.

- Aneddoto

- Ho un ricordo molto forte legato al forte amore che hanno i tifosi verso la Puteolana. L'ultimo anno mi sembra, in un confronto con i tifosi dissi che non avevamo nè le magliette nè la carta igiena e il compianto Serrapica, fraintendendo le mie parole mi redarguì intimandomi di non permettermi di fare certe esternazioni. Ma il mio voleva solo esssere un modo per dire che nonostante le condizioni in cui eravamo rimanevamo lì a combattere. Quel episodio lo porto ancora dentro di me poichè mi ha fatto capire quanto è importante trasmettere un messaggio nel modo giusto per non rischiare di farlo arrivare nel modo sbagliato. 

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